La progettazione di un campo in PowerGrass segue le linee guide per la costruzione di un campo in erba naturale professionale.
Tutto è stato concepito per razionalizzare al meglio l'investimento, usando materiali di qualità.
Durante lo studio di fattibilità prendiamo in considerazione ogni possibile variabile che concorra ad una installazione di successo ed efficente con particolare attenzione al clima della zona, alla tipologia di terreno e alla qualità dell'acqua per l'irrigazione senza prescindere naturalmente dalla guida della FIFA per la costruzione dei campi in erba naturale.
E' altrettanto importante comprendere le esigenze del cliente ed assicurarsi la disponibilità di personale competente durante tutto l'anno. La manutenzione del PowerGrass non è complessa, né onerosa, ma deve essere costante.
Personale competente, da noi formato, non avrà difficoltà a effettuare la manutenzione di un campo con il sistema ibrido PowerGrass in quanto richiede un impegno simile a quello di un campo in erba artificiale, soprattutto se il taglio viene delegato al robot CutCat.
Il sistema di drenaggio è fondamentale per asportare l'acqua piovana in eccesso e disperde gran parte nel terreno sottostante per evitare di gravare sulla portata della rete fognaria. In alcuni casi le radici raggiungono lo strato drenante e riescono ad assorbire l'acqua nel terreno sottostante, risparmiando così la risorsa più preziosa.
Realizzare un sistema di drenaggio efficace è molto facile. Si realizza il drenaggio primario dopo avere livellato ed assestato il piano di partenza del fondo, a due o quattro falde. Quindi si scava fino a 50 cm di profondità e circa 50 cm di larghezza, su tutto il perimetro dell'area da drenare. Dovendo disperdere l'acqua lungo lo scavo è sufficiente mantenere la stessa quota di scavo. In seguito si posa un tubo corrugato drenante da 160 mm che viene ricoperto di pietrisco di frantoio fino alla superficie. Lo scarico delle acque in eccesso può essere effettuato direttamente in falda attraverso un pozzo perdente oppure direttamente negli scarichi delle acque bianche.
I pozzetti per l' ispezione, non sono indispensabili, ma si consiglia di realizzarne uno, ogni cambio di direzione del tubo ed ogni circa 30 metri lungo un percorso in piano. Le canalette sono necessarie per il drenaggio, in quanto il fondo drenante assorbe l'acqua che viene dispersa oppure la asporta attraverso le tubazioni, ma se la zona è soggetta a forti precipitazioni oppure è soggetta a forti nevicate la canaletta raccoglie l'acqua che scorre in superficie.
Successivamente bisogna realizzare il drenaggio secondario, quindi dividere il campo nei due assi ogni circa 6 mt. e tracciare in diagonale il primo punto dell'asse verticale con il primo punto dell'asse orizzontale e così via fino alla fine. I drenaggi diagonali si possono realizzare con un miniescavatore oppure delle catenarie con sezione variabile da 12 a 30 cm e fino 35 di profondità. In seguito si posa un tubo corrugato drenante da 90 mm che viene ricoperto da pietrisco di frantoio fino alla superficie.
In base alla tipologia di fondo (se è filtrante o meno), la piovosità della zona (pioggia leggera e lenta oppure frequenti rovesci forti) ed il budget a disposizione, bisogna scegliere tra a) uno strato completo di pietrisco di frantoio su tutta la superficie oppure b) i microdreni supplementari ogni 25-50 cm scavati con apposita attrezzatura e riempiti con sabbia grossa e molto grossa.
L'impianto d'innaffiatura a 24 irrigatori a scomparsa di medio raggio è studiato per distribuire l'acqua in modo più uniforme rispetto a quelli a lungo raggio e razionalizzare meglio il consumo d'acqua.
Nella parte superiore dell'irrigatore deve essere presente una piccola coppa in gomma morbida per contenere una piccola zolla d'erba naturale installata nella stessa quota del terreno di gioco. Infatti quando l'impianto è spento è difficile individuare gli irrigatori nel terreno.
Gli irrigatori si possono collegare ad una elettrovalvola singolarmente oppure due irrigatori nella stessa valvola. Nel secondo caso bisogna tenere conto a) di collegare degli irrigatori con un raggio d'azione omogeneo; per esempio in un campo di calcio di norma ci sono irrigatori con tre diversi raggi d'azione a 90°, a 180° oppure a 360° e b) unire irrigatori possibilmente di zone non confinanti poiché una buona regola è quella di alternare le zone irrigue per fare in modo che l'acqua della zona/irrigatore precedente penetri il terreno.
La programmazione avviene con una centralina di comando facendo partire 1, 2 oppure 4 irrigatori insieme in base alla tipologia d'impianto, alla portata e alla pressione d'esercizio dell'acqua.
Il sistema in erba ibrida POWERgrass è composto da:
A. un manto sintetico con fibre di altezza 60 mm, disposte in 7350 ciuffi ≈ 88200 monofilamenti per mq. I ciuffi sono fissati al supporto con resistenza allo strappo ≥30 N tramite la tecnologia LC-HM senza ostruire la sua permeabilità. L'erba sintetica è pieghevole a 180° su ogni intersezione tra i nodi per rimanere elastica alla pressione dei giocatori. Il supporto e le cuciture dell'erba sintetica devono essere robuste con resistenza alla lacerazione ≥500 N, per facilitare l'installazione e la durata.
B. un substrato a base di sabbia silicea miscelato, in volume a 20-25%, con ZOEsand, un ammendante organico-minerali. Dopo la cucitura dei rotoli, il manto in erba sintetica viene riempito e rastrellato con sughero per circa 7 mm quindi riempito e rastrellato con la stessa miscela di prima gradualmente, fino alla formazione di un strato di 35 mm per consentire la migliore interazione del tacchetto dell'atleta con la superficie.