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FAQ - Erba ibrida POWERgrass

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1. Qualcuno pensa che l’erba ibrida è una via di mezzo tra l’erba naturale e l’erba sintetica e molto spesso non convince né agli amanti dell’erba naturale e tanto meno a quelli dell’erba interamente sintetica. Come si posiziona l’erba ibrida PowerGrass?

Questa affermazione ha del vero perché, negli ultimi 25 anni, abbiamo visto dei sistemi misti che hanno contribuito a rinforzare la stabilità dell’erba naturale ed aumentare le ore d'uso settimanale del campo da gioco. Infatti, l'aspetto più gradito dei sistemi in erba ibrida è la sensazione ed il comfort di gioco quasi equivalente all’erba naturale.

Attualmente possiamo individuare 2-3 sistemi ibridi del passato che sono più o meno funzionali, ma sostanzialmente nessuno riesce ad offrire un numero di ore tanto elevato per soddisfare il fabbisogno di circa 1000-1200 ore di una società sportiva senza rovinare l’erba naturale e/o il sistema stesso e tanto meno laddove l’erba naturale si deteriora (per qualsiasi motivo) offre una superficie giocabile.

Questi sono gli obiettivi principali dell’erba ibrida PowerGrass che sono stati raggiunti grazie alla combinazione unica di 4 caratteristiche, protette in 3 brevetti d’invenzione, che offrono una perfetta simbiosi tra erba naturale e sintetica con vantaggi reciproci.

  1. Il fissaggio (“tuft lock”) di forti e resilienti fibre sintetiche al supporto orizzontale (backing) è indispensabile per spazzolare ed erpicare il manto sintetico durante l’intasamento, facendo così elevare e sporgere le fibre 20-30 mm sopra il substrato di crescita.
  2. Il supporto orizzontale, oggetto dei 3 brevetti, è aperto con struttura 3D, così i macro-pori sono interconnessi su tutta la superficie con diversa angolazione per consentire la circolazione dell'aria nel substrato per favorire lo scambio dell’ossigeno (O2) con i gas prodotti dalla respirazione delle radici e dai microrganismi che si nutrono dalla sostanza organica e mineralizzano gli elementi nutritivi (CO2), mentre la dimensione e la forma degli spazi o fori non consentono alla sabbia di entrare per mantenere inalterate le proprietà del backing internamente; di conseguenza le radici possono penetrare il supporto orizzontale dal primo momento di crescita.
  3. Il supporto non è biodegradabile per mantenere la sua struttura negli anni ed è realizzato da una rete speciale che non demaglia se punzonato per resistere a molteplici operazioni di manutenzione come: aerazione in profondità, strigliatura, rimozione del feltro, risemina, rinnovamento ex novo del manto naturale etc.
  4. Il supporto è elastico e molto morbido per ovviare all’indurimento superficiale del terreno che tanto limita il comfort del giocatore e la penetrazione delle radici. L'integrazione di sughero gentile o persino gomma fine nello strato di sabbia fornirà una superficie morbida per i giocatori e minor compattazione nel substrato di crescita.

Grazie alla combinazione di queste caratteristiche, l’erba ibrida PowerGrass ha raggiunto gli obiettivi prefissati per offrire il meglio di entrambi componenti (erba sintetica ed erba naturale) perché unisce il comfort e la sicurezza dell’erba naturale con la resistenza e la riduzione della manutenzione dell’erba artificiale. Questa combinazione innovativa in simbiosi offre inoltre una durata di oltre 20 anni perché l’erba sintetica rinforza l’erba naturale ma allo stesso tempo è protetta dall’invecchiamento precoce dai raggi UV del sole che si traduce in ulteriore risparmio per gli investitori, per l’ambiente e per la comunità.

Possiamo quindi affermare che il PowerGrass, non è la solita “via di mezzo” tra erba sintetica ed erba naturale e tanto meno un compromesso, ma è una alternativa migliore a tutto ciò che oggi è disponibile sul mercato.

2. Che cosa offre esattamente il PowerGrass rispetto alle altre superfici sportive in erba naturale oppure quelle interamente in erba sintetica? Quali sono i suoi punti di forza?

Il PowerGrass è un sistema d’erba ibrida o meglio erba mista sintetica e naturale, che offre una superficie da gioco rinforzata sempre praticabile, anche senza l’erba naturale. Il PowerGrass è il primo sistema che unisce i vantaggi di un campo in erba sintetica con elevato numero di ore di gioco con i vantaggi di un campo in erba naturale con maggior comfort e sicurezza per i giocatori.

  • Rispetto a solo erba naturale, PowerGrass offre maggiore stabilità ai giocatori ed utilizzo del campo intensivo che soddisfa le esigenze di quasi tutti i centri sportivi, riducendo sensibilmente il costo della manutenzione ordinaria eliminando l'operazione di ripristino delle buche.
  • Rispetto a solo erba artificiale, PowerGrass offre una superficie da gioco fresca, miglior controllo della palla, meno infortuni e niente abrasioni durante le cadute ai giocatori, riducendo sensibilmente il costo per la sostituzione dell'erba sintetica invecchiata dal sole.
  • Rispetto ad entrambi, PowerGrass offre opportunità di migliori azioni spettacolari e risparmio agli investitori, ai costruttori, ai manutentori, alla comunità ed è in linea con i principi della Green Economy.

I punti di forza di PowerGrass si possono riassumere schematicamente in maggior qualità, sicurezza e risparmio dalla costruzione, alla manutenzione, all'ambiente per un periodo di ammortamento stimato in 20 anni. Il PowerGrass non ha una data di scadenza se coltivato con regolarità ed anche in caso di abbandono èdi facile recupero. In caso di sostituzione, anche dopo 20 anni, la vecchia zolla può essere riutilizzata per i campi di allenamento, il verde pubblico, i parchi ed i giardini privati.

3. Quali sono i campi di principale applicazione dell’erba ibrida PowerGrass?

Il PowerGrass è stato studiato per offrire una alternativa migliore all’erba naturale ed all’erba interamente sintetica per la costruzione di tutti i tipi di sport in erba come i campi di calcio, rugby e football americano.

Nei campi in erba naturale molto spesso il clima invernale oppure il microclima all’interno di uno stadio è sfavorevole allo sviluppo delle radici in profondità che si traduce ad una scarsa resistenza allo strappo durante le scivolate dei giocatori, quindi agevola la formazione di buche. Nel PowerGrass l’erba naturale cresce all’interno dell’erba sintetica e le radici trovano una rete di ancoraggio al supporto artificiale; rendono quindi la superficie da gioco molto più resistente e stabile senza mai verificarsi la formazione di buche.

Oltre alla migliore qualità e stabilità della superficie da gioco, la maggiore resistenza etc., ci sono situazioni laddove il PowerGrass risolve problemi dove le altre pavimentazioni non sono adatte perché le radici dell’erba naturale insieme alla rete dell’erba sintetica aggregano tutti i materiali in un corpo unico ovviando al rischio idrogeologico provocato da inondazioni ed allagamenti. Questo risulta particolarmente importante per i campi realizzati vicino ai corsi d’acqua e nelle zone a rischio di allagamenti.

Un'altra applicazione estremamente importante è all’interno delle piste di atletica leggeraperché consente di formare un campo di elevate qualità e gioco intensivo senza dover rinunciare ai lanci del giavellotto, del martello e del disco rispetto alla realizzazione di un campo interamente sintetico perché eventuali danni sono facilmente riparabili ed invisibili dal ripristino dell’erba naturale.

Altre applicazioni sono possibili dovunque sia necessario rinforzare l’erba naturale. Il tennis, la pallavolo ed il hockey su prato, i tees da golf, il polo ed i galoppatoi così come le piste verdi per gli aerei sono altri campi di applicazione se il budget di spesa lo consente.

Nei parchi pubblici è possibile realizzare una area di gioco libero senza barriere perché il PowerGrass rinforza l'erba, senza essere amovibile perché le radici si ancorano nel terreno. Nei giardini, il rinforzo delle aree di gioco, intorno alle piscine è un'altra possibile applicazione.

4. In cosa consiste il risparmio dell’erba ibrida PowerGrass, rispetto alle altre superfici sportive in erba naturale e quelle interamente in erba sintetica?

I campi in erba naturale costruiti sul fondo in terra abbisognano minor manutenzione rispetto a quelli in sabbia ma, il rischio di rinvio delle partite è molto elevato perché nessun sistema di drenaggio nel fondo in terra può asportare l’acqua in eccesso con rapidità. Giocando sotto pioggia moderata si produce fango in superficie tra i dreni e l’erba naturale viene man mano soffocata. Durante un inverno piovoso è facile danneggiare l’erba naturale per l’eccesso di fango e giocare in terra bagnata si inizia la formazione di numerosi avvallamenti.

Nei campi in erba naturale costruiti sul fondo in sabbia a norme USGA o DIN, come avviene oggi negli stadi, è possibile giocare sotto la pioggia senza la formazione del fango, ma il costo della manutenzione aumenta in particolar modo perché la coesione della sabbia è scarsa ed il manto naturale resiste di meno agli strappi dei giocatori. Durante l’inverno le radici sono superficiali ed è facile sollevare le zolle d’erba naturale formando delle buche pericolose; il ripristino delle buche aumenta sensibilmente il costo della manutenzione.

Nei campi in erba sintetica con intaso in sabbia + gomma nobilitata è possibile giocare in teoria “sempre”. Il costo della manutenzione è ridotto rispetto ai campi in erba naturale perché è sufficiente spazzolare l’intaso con cadenza media 2 volte alla settimanale, dissodare e pulire l’intaso una volta l’anno integrando una minima parte della gomma rimossa, ma l’ammortamento dell’investimento e l’accantonamento per la sostituzione del sistema in erba sintetica a fine ciclo di vita è più oneroso nel bilancio annuo del campo.

Nei campi in erba sintetica con intaso in sabbia + gomma nobilitata + intaso organico vegetale è possibile giocare con maggior stabilità sul terreno che tende a simulare l’erba naturale. Il costo della manutenzione ordinaria risulta ulteriormente ridotta perché l’intaso è più “stabile” quindi si spazzola una volta alla settimana, ma gli interventi straordinari per dissodare l’intaso sono necessari almeno 3 volte l’anno, la pulizia dell’intaso rimane invariata ma il reintegro della parte organica vegetale è la spesa più importante ed il costo complessivo della manutenzione è equivalente ad un campo in erba naturale mentre resta elevato il costo per l’ammortamento del campo e l’accantonamento per la sostituzione del sistema in erba sintetica a fine ciclo di vita.

I campi in erba sintetica realizzati con l’intaso interamente in materiale organico vegetale (cocco, sughero, lolla di riso, tutolo di mais, o corteccia di pino) sono attualmente il sistema più costoso del mercato ed il reintegro dell’intaso organico vegetale rende questa soluzione meno adatta se il risparmio a medio e lungo termine è un obiettivo da perseguire.

Il costo del campo ibrido PowerGrass comprensivo l'ammortamento dell'investimento iniziale, l'accantonamento per la sostituzione del sistema calcolando prudenzialmente un ventennio, la manutenzione ed i consumi idrici, a parità di numero di ore di gioco reali, offre risparmiorispetto ad un campo LND standard in erba sintetica con gomma nobilitata che costa +24% e rispetto ad un campo LND Professionale in erba sintetica con gomma nobilitata ed intaso organico vegetale che costa +54%.

5. In confronto agli altri sistemi ibridi presenti nel mercato, come si posiziona l’erba ibrida PowerGrass?

Nel caso di campi in erba ibrida o mista sintetica e naturale, il confronto con il PowerGrass è palesemente lontano dai costi elevati di manutenzione dei sistemi ibridi del passato. Esaminandoli uno alla volta, possiamo affermare con certezza che nessuno dispone la combinazione unica delle 4 caratteristiche essenziali del PowerGrass per garantire una simbiosi perfetta tra erba naturale ed erba sintetica che consente al PowerGrass di offrire un elevato numero di ore di gioco, una lunga durata e ridurre le spese di manutenzione.

Alcuni usano supporti chiusi o parzialmente biodegradabili e le radici non respirano a sufficienza perché lo scambio gassoso è limitato, in particolar modo durante la fase di crescita iniziale. Altri non riescono a fissare le fibre al supporto quindi non è possibile intasare bene il supporto di crescita sollevando le fibre sintetiche in superficie. Altri dispongono supporti rigidi che provocano l’indurimento della superficie. In alcuni è sconsigliato l’uso frequente della bucatura con le punte per non disfare il sistema. Gran parte di loro offrono una superficie giocabile finché l’erba naturale è in ottima salute, ma collassano insieme al degrado dell’erba naturale.

Il PowerGrass ha superato i problemi del passato. Il confronto rispetto ai sistemi ibridi esistenti è palese anche agli occhi di chi non è competente in materia. Il PowerGrass è l’unico sistema in erba ibrida che si propone come alternativa migliore all’erba interamente sintetica anche in termini di durata e risparmio sulla manutenzione.

6. Quanto può durare il PowerGrass rispetto alle altre superfici sportive in erba naturale oppure in erba interamente sintetica?

Il campo in erba naturale, se mantenuto con regolarità può durare per “sempre” purché si gioca un numero di ore limitato (fino a 3 ore al giorno), rispettando l’erba naturale durante il periodo invernale in cui vegeta di meno.

Il campo in erba sintetica offre un numero di ore di gioco “illimitato”, durante la stagione agonistica, disponendo il campo quasi sempre agibile ma ha un scadenza che non supera i 10 anni per il nord Italia e gli 8 anni per il centro sud con standard di qualità accettabili.

Il campo in erba ibrida PowerGrass offre il fabbisogno reale di gioco delle società sportive, fino a 6 ore giornaliere con buoni standard di qualità ed un campo sempre giocabile anche in assenza dell’erba naturale. Allo stesso tempo con manutenzione ridotta ma regolare è possibile raggiungere una durata “illimitata” ma ovviamente ci riteniamo soddisfati raggiungere i 20 anni di vita utile.

7. Come avviene la manutenzione di un campo in erba ibrida PowerGrass?

Una volta installata l'erba sintetica specifica per il sistema in erba ibrida PowerGrass e l’intaso idoneo alla crescita dell’erba naturale, la manutenzione del campo ibrido PowerGrass è concentrata alla manutenzione dell’erba naturale che si auto-rigenera se coltivata con regolarità.

Tanti si preoccupano del taglio dell’erba naturale settimanale (circa 30 volte durante la stagione agonistica a nord Italia) ma questo si equivale alla spazzolatura dell’intaso dell’erba interamente sintetica. Tuttavia, oggi è possibile automatizzare il taglio con il robot-giardiniere che lavora in silenzio durante la notte senza consumare carburante ed ha soltanto bisogno di una programmazione, la pulizia della parte falciante e pochissima manutenzione.

Gli interventi più importanti sono le concimazioni e la giusta gestione dell’acqua. Si consigliano circa 8 concimazioni in base alle necessità che permettono all’erba naturale di crescere con regolarità. Il costo dei concimi è limitato e l’applicazione è semplice; con un piccolo carrellino rotativo si distribuisce il concime con precisione ottenendo un ulteriore risparmio agli spostamenti delle imprese esterne. I fornitori di prodotti per la cura del prato offrono quasi sempre il servizio di consulenza gratuitamente per promuovere il loro prodotti.

Un paio di arieggiature superficiali e qualche bucatura in profondità mantengono in equilibrio lo scambio gassoso nel substrato di crescita per una crescita sana e vigorosa delle radici in profondità.

La risemina a fine campionato aumenta la densità del prato e reinstalla le piante d’erba naturale danneggiate in 6-8 settimana per affrontare la prossima stagione agonistica.

L’eventuale costo per i trattamenti anticrittogamici usati per l’erba naturale è equivalente ai trattamenti disinfettanti per l’erba interamente sintetica contro alghe, batteri, fungi e virus.

8. Come avviene la tracciatura del campo in erba ibrida PowerGrass? E’ vero che si possono applicare più sport nello stesso campo?

Le righe da gioco nel prato ibrido non sono fisse come invece avviene nei campi interamente in erba sintetica, quindi vanno tracciate tutte le settimane in cui cresce l’erba naturale (circa 30-34 volte l’anno). Per alcuni può sembrare una scocciatura ma è possibile rendere l’operazione facile con l’installazione dei ciuffetti bianchi nei punti ad angolo delle righe del campo e con l’ausilio di una traccialinee a spruzzo con vernice atossica per l’erba quindi è possibile ripassare la tracciatura originale e tracciare nuovamente il campo in meno di un’ora. Il costo del materiale è irrisorio e dall’altra parte c’è un vantaggio interessante: la possibilità di tracciare il campo anche di traverso per il gioco di calcio a 7 oppure per altri sport tipo il Football Americano ed il Rugby rendendo l’impianto polivalente, fermo restando ovviamente il rispetto delle misure minime consentite per ogni categoria e disciplina sportiva.

9. Come utilizzare l’acqua per l’irrigazione? Quali sono i consumi idrici nel PowerGrass rispetto ad altre tipologie di erba?

L’erba interamente sintetica deve essere irrigata appena il termometro segna 22 °C, perché la superficie accumula un eccesso di calore che provoca affaticamento precoce al giocatore. Allo stesso tempo l'erba sintetica umida riduce la polvere, è più piacevole per il gioco, emana di meno i cattivi odori della gomma ed è meno abrasiva per la pelle del giocatore in caso di scivolate.

In caso di caldo eccessivo utilizzare il campo dopo le 18:00 perché l’innaffiatura dell’erba sintetica come è noto abbassa la temperatura per solo 20 minuti ed allo stesso tempo offre un "effetto sauna" durante la fase di evaporazione dell’acqua.

L’erba naturale invece mantiene fresca la superficie offrendo un habitat migliore per atleti e spettatori senza dovere ricorrere all’annaffiatura tutti i giorni. Tuttavia, durante il periodo di caldo eccessivo (32°C), bisogna irrigare tutti i giorni ma paradossalmente, invece di bagnare di più, bisogna fornire quanto basta per mantenere l’erba naturale in vita, cioè mantenere non oltre il 16% d’umidità nel substrato vegetale. In questo modo il prato è in grado di difendersi meglio dalla calura estiva e riprendere la vegetale quando il caldo passa. Nei climi più caldi la selezione di erbe resistenti al caldo come alcune varietà di Poa pratensis oppure di Cynodon dactylon e Paspalum vaginatum offrono una resistenza maggiore al caldo estivo.

Utilizzando un impianto d'irrigazione automatica a 24 irrigatori, il consumo di un ciclo irriguo in erba naturale per 7000 mq è di circa 24 mc, ma l’evaporazione nel campo ricoperto da erba naturale è molto inferiore rispetto ad un terreno nudo oppure ad un campo in erba sintetica.

Dall'altra parte, anche l’erba sintetica necessita l'irrigazione per abbassare la temperatura e rendere la superficie ideale per il gioco. Infatti, è bene evidenziare che il risparmio idrico dell’erba interamente sintetica è piuttosto irrilevante se non maggiore perché, se dovessimo soddisfare le richieste dei giocatori, bisogna irrigare ancora di più rispetto al campo in erba naturale.

Nel PowerGrass la presenza di un geotessile non tessuto nel supporto artificiale offre la possibilità di trattenere più acqua nel substrato sottostante perciò è possibile irrigare meno frequente che facilita ancora di più lo sviluppo dell’apparato radicale in profondità con conseguente risparmio idrico rispetto ad un campo in erba naturale.

10. Cosa succede con gli sbalzi di temperatura? Come si comporta il PowerGrass in caso di gelo oppure di calura?

Gli sbalzi di temperatura procurano serie limitazioni anche ai campi da gioco in erba interamente sintetica; Per esempio quelli con intaso organico vegetale temono ancora di più il gelo rispetto ai campi in erba naturale perché trattengono un eccesso d’acqua nel materiale d’intaso, mentre quelli in gomma si surriscaldano in estate che è una forte limitazione per l'uso del campo durante le ore diurne.

Il PowerGrass sopporta meglio il gelo rispetto ai campi in erba naturale perché la copertura in erba naturale e la presenza del geotessile non tessuto nel supporto artificiale sono “una doppia coperta” che trattiene il calore nel substrato vegetale.

Quando il gelo persiste, è possibile riscontrare una perdita della colorazione ed una riduzione della densità del manto erboso ma, in primavera, il recupero dell’erba naturale è piuttosto rapido mentre l'erba sintetica presente nel PowerGrass mantiene stabile senza interrompere l’attività di gioco. Ad ogni modo, per ridurre l'effetto del gelo, si consiglia di ridurre l’umidità nel substrato di crescita e le ore di gioco quando il terreno è gelato.

Ricordate che la concimazione pre-invernale e quella estiva con potassio è di fondamentale importanza per ottenere l’aspetto verde ed il manto erboso resistente al calpestio ed agli stress ambientali.

Se viene usato un sistema di riscaldamento, è possibile risparmiare sensibilmente sulle calorie necessarie per rimediare al gelo perché l'effetto isolante del geotessile non tessuto contribuisce a trattenere il calore. Per giunta, il sistema di riscaldamento elettrico consente di ridurre l'uso al fabbisogno reale in base alla zona geografica con una manutenzione dell'impianto minima con facile gestione on/off.

Tanti pensano che l'integrazione dell'erba sintetica al prato naturale procura un aumento della temperatura. Questo perché alcuni sistemi ibridi tendono di collassare appena il termometro supera certi limiti, ma questo avviene se le fibre artificiali sono sdraiate in superficie o peggio sepolte nel substrato in grandi quantità che procurano un indurimento della superficie ed una riduzione della circolazione dell’aria. Nel PowerGrass, le fibre sono in posizione eretta e rappresentano il 1,65% della superficie. Inoltre, utilizziamo un backing molto aperto che, insieme al sughero gentile che aumenta la porosità del substrato sabbioso, offre maggior circolazione dell'aria nel substrato di crescita, maggior ritenzione idrica ed effetto isolante che permette di mitigare gli sbalzi termici durante il giorno. La gestione dell'acqua attraverso un impianto d'irrigazione automatico ed, eventualmente, la gestione dell'aria tramite un sistema di sub-areazione consentono di equilibrare aria/acqua/temperatura nel substrato di crescita.

L'erba sintetica idonea per il sistema ibrido PowerGrassL'erba sintetica idonea per il sistema ibrido PowerGrass

L'erba sintetica idonea per il sistema ibrido PowerGrass.

Il supporto dell'erba sintetica brevettato per il sistema ibrido PowerGrassIl supporto dell'erba sintetica brevettato per il sistema ibrido PowerGrass

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Nel calcio, se non ci fosse l'erba naturale non si sarebbe tuffata in questo modo.

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I giocatori di Rugby cadono abbastanza spesso. Il PowerGrass fornisce un effetto antishockper un "soffice touch down".

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Un campo in sabbia spesso non regge il carico dei giocatori, ma nel PowerGrass le radici si ancorano nel supporto artificiale.

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Un manto sintetico ad Aosta "invecchiato" dai raggi UV del sole dopo solo 7 anni.

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L'intaso 100% organico vegetale si sposta con forti precipitazioni.

Il manto erboso ibrido PowerGrass a confronto con i vecchi sistemi di erba naturale rinforzata.

Scarificare un sistema di erba mista è sempre stata una grande preoccupazione dei manutentori del verde. Se le fibre non sono resistenti e/o fissate (turf lock) sul supporto, le lame della scarifica possono causare gravi danni al sistema, rompendo o rimuovendo le fibre. Usando le molle al posto delle lame si rimuove il feltro in un passaggio. Le molle sono più efficaci, più delicate all'erba naturale ed alle fibre dell'erba sintetica.

La bucatura con la Verti-Drain è possibile con punte lunghe e sottili per dissodare il terreno sotto il backing.

Il tracciamento del campo di calcio non è stato mai così facile ed economico.

Nuovo impianto d'irrigazione a San Siro: agevola la gestione dell'acqua per l'irrigazione, offre una maggiore uniformità nella distribuzione ed un risparmio della risorsa più preziosa.

Se il gelo persiste si può perdere un po' di colore ma non la giocabilità del campo. La concimazione pre-invernale ed alcuni interventi successivi possono mantenere il colore e rinforzare il prato.

Il sistema di sub-areazione si collega al sistema di drenaggio tradizionale ed è possibile asportare l'acqua in eccesso tramite la creazione di vuoto oppure pompare aria fresca nel substrato di crescita.