Eliminare l'acqua che ristagna in superficie è di importanza primaria non soltanto per lo svolgimento regolare della partita ma, bisogna porre rimedio ad un processo anaerobico che tende a soffocare il tappeto erboso in pochissimo tempo. In base al numero di ore di gioco e la tessitura del substrato di crescita bisogna dissodare il terreno di frequente per agevolare l'infiltrazione dell'acqua. La bucatura ha un effetto favorevole ma la durata è limitata nel tempo, talvolta è difficile raggiungere lo strato drenante in profondità.
E' possibile invece porre rimedio realizzando delle micro-trincee ad interasse da 25/100 cm, asportare la terra su appositi carri quindi riempire le trincee con sabbia a norma USGA. Laddove è possibile formare uno strato uniforme di sabbia di 40-50 mm e riseminare ex novo il prato.
Sul terreno esistente i micro-dreni devono collegare la superficie con lo strato drenante inferiore oppure intercettare le trincee di drenaggio per almeno 5 cm per essere efficaci.
Dott. Niko Sarris
La realizzazione di micro-dreni è possibile anche sul prato esistente abbinata con le classiche operazioni di rigenerazione del tappeto erboso e contribuisce a formare un substrato superficiale capace di sopportare un maggior numero di ore di gioco. L'erba cresce rapidamente nelle trincee in sabbia e dopo circa 4 settimane il campo è di nuovo giocabile.
Eliminando l'acqua stagnante in superficie non risolve le problematiche del substrato che deve essere regolarmente dissodato ma permette al prato a respirare e resistere maggiormente all'attività di gioco.
Il campo è praticabile fino a 5 mm/h di pioggia facendo defluire lentamente l'ascqua nelle trincee di sabbia.
Micro-dreni nel terreno